Madonna delle Grazie - Cava
Il Sig. Asturaro Achille di Catanzaro, agli inizi del secolo ‘900, aveva acquistato un appezzamento
di terreno nella località Cava di Catanzaro e aveva fatto costruire una piccola cappella nella quale
aveva appeso il quadro della Madonna “Mater cave”. Successivamente, aveva dato dei soldi ad un signore
per acquistare periodicamente l’olio votivo da mettere davanti alla Madonna ma, si era accorto, invece,
che quella persona non aveva dato seguito alla sua richiesta, limitandosi a trattenere i soldi.
Vista, allora, la poca serietà della persona affidataria e la sua impossibilità, per la scarsità dei mezzi di
locomozione, di provvedere personalmente a mettere, con regolarità, il detto olio, prese la decisione di
riportare a casa il suo quadro e di mettere in vendita il terreno.
Negli anni successivi una signora del luogo di nome Fera Antonietta comprò il pezzo di terra dove sorge
tuttora la cappella, dove in seguito venne ad abitare.
Intorno al 1935 un’ondata di mal tempo investì la zona provocando un’esondazione del fiume adiacente
alla cappella. Il livello dell’acqua fu tale da arrivare a circa la metà del muro provocando oltre ai danni
strutturali anche la perdita di alcune statue raffiguranti la Madonnina, il Sacratissimo Cuore di Gesù e
Sant’Antonio da Padova.
In seguito l’allora comunità di Cava, mettendo in comune le risorse di cui disponeva, riuscì a ricomprare
nuovamente le statue, tutt’ora presenti, e a ricostruire la porta di ingresso.
La cappella privata veniva utilizzata di rado per celebrare SS. Messe solenni in occasioni di festività
particolari come la SS. Messa di Natale e di Pasqua.
Per lungo tempo la cappella rimase chiusa.
Dal 1979 venne però riaperta e, da allora, ogni domenica è celebrata la S. Messa e si svolgono diverse
attività, quali la recita del Santo Rosario, il catechismo, incontri di preghiera e di formazione.
Nel 2023, una discendente del Sig. Asturaro Achille ha deciso di riportare il quadro “Mater cave” alla
Curia arcivescovile di Catanzaro.